Da un teisho del Maestro Reiyo Ekai: "La pratica dello ZAZEN è nella nostra scuola - discendente dal lignaggio rinzai di Hakuin Ekaku - una pratica essenziale, un fil rouge che accompagna il praticante attraverso la non-intenzionalità (wu-wei) che sola può DAVVERO liberarci dal tentativo di attenderci il prodotto di uno "sforzo cosciente" verso una Verità. Ogni tecnica ulteriore che noi mettiamo nelle miriadi e miriadi di pratiche meditative pensate e praticate per l'Occidentale, partono sempre e inevitabilmente dal paradigma della meditazione silenziosa e senza oggetto. Partiamo da questa pratica dello zazen per poi coinvolgerci in altre sintesi simili quali dzogchen e mahamudra che hanno, rispettivamente, fasi simili quali "semdé" e "concentrazione" e poi "semplicità". Ogni parola qua può sembrare banale per chi non realizza nulla e si attarda su significati e significanti". Buona lettura L. A. R. E.
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