1- ZENSHINJI. 2- LA TRADIZIONE ZEN 3- ZEN OGGI
1- ZENSHINJI
Zenshinji, sorta sulle Colline di Scaramuccia, Orvieto, è stato un luogo di pratica eccezionale sotto molti aspetti, chi lo ha praticato e chi vi ha compiuto la propria formazione lo sa; il Maestro Luigi Mario Engaku Taino ne è stato l'anima, e di lui ancora si sente la presenza. Ora il suo lavoro prosegue in loco grazie al figlio Alvise Ryuichi, e altrove tramite quegli allievi che continuano l'insegnamento della discendenza Linchi/Rinzai che si configurò in Giappone grazie al fondatore della linea otokan Nanpo, che insegnò soprattutto ai samurai dell'era Kamakura, e tre secoli fa con Hakuin. Reiyo Ekai è uno degli allievi diretti del Maestro Engaku Taino e che, quattro decadi, fa fu accolto a sanzen da Yamada Mumon Roshi.
2- LA TRADIZIONE ZEN
Non è affatto preciso ciò che dice questo primo video ma le mmagini sono molto indicative della vita monastica e simile a quanto ha vissuto il Maestro, a parte le finezze alimentari giapponesi, e le usanze più culturali che si vedono nel video.
In questo secondo video puoi vedere com'era, fino a ieri, la pratica dello zen nei monasteri. Ancora oggi in Giappone esiste questo addestramento che necessita una partecipazione continuativa per qualche anno e dove gli esercizi sono studiati per la struttura energetica e mentale orientale, oltre che per le abitudini e usanze di quei popoli. Parte di ciò va sicuramente preservato anche in Occidente eppure altre possibilità si aprono per la furba, potente ma disarmata mente dell'occidentale moderno. Leo, essendosi addestrato secondo la modalità tradizionale, ne ha potuto verificare la forza e l'impatto eccezionali ma, al contempo, ha capito che in occidente si poteva fare d meglio per tutti noi, recuperando metodi che nel passato furono usati dal maestro Hakuin per facilitare i praticanti laici. Oltre a questi ultimi metodi, la ricerca incessante del Maestro ha generato uno stile e una metodologia unici che dano risultati evidenti nei praticanti fin dalle prime esperienze; oltre ciò va aggiunto che "solo chi dà la sua vita per il Dharma può dare senso a tutto il cielo cherespira e al mondo che sta guardando dai suoi stessi occhi: non importa se è un monaco, un falegname o una casalinga, perché la via del Buddha realizza in sé l'oceano, il fiume e il lago".
3-LO ZEN OGGI
Lo zen oggi è da riscrivere. Non che l'insegnamento degli antichi maestri non basti, ma è che deve respirare nell'aria di oggi, camminare sui sentieri di oggi, parlare e capire l'idioma di oggi. Non può evitarlo, pena il tradimento dell'intero lignaggio dei maestri.
Questa non è una scusa per fare meno dello zazen o del sanzen, ma è che si deve implementarli, rendendo il samadhi (zanmai) più stabile e ricco che mai. Lo zazen, il samadhi, devono conquistare e permeare l'esistenza nostra di ogni giorno, in mezzo a stimoli e fatiche che sono brutali e senza fondo.
Parlando fuori dai denti - al momento su questa pagina "parlare" è l'unica cosa che posso fare - ritengo che innanzitutto dzogchen, mahamudra e la pratica intensiva dello zen debbano arrivare a una sintesi, anche perché le due altre discipline hanno aspetti del tutto uguali allo zen; e perciò possono parlarci della stessa essenza partendo da direzioni diverse che sono, come si è detto, complementari.
Bene. Ma questo non basta. C'è molto altro da fare. Ci sono tecniche che vengono in aiuto alla nostra totale mancanza di senso del vivente. Buttandola in politica, possiamo usare il caso dell'attuale ideologia di "sinistra", che sarebbe peraltro del tutto irriconoscibile da parte dei più onesti esponenti della sinistra del passato...
E si tratta di TECNICHE + ANCHE DI COME LE SI VIVE + DI COME LA SCOPERTA SI INVERA NELLE NOSTRE VITE = DEL SATORI OGGI NELLA RELAZIONE MAESTRO/DISCEPOLO
ECCO ALLORA L'OCCASIONE DI IMPOSTARE LA PERCEZIONE DEL VIVENTE PIU' INTIMA E AMPIA DISABITUANDOCI AI MECCANISMI (ANCHE POSITIVI) PER RISTABILIRE IN NOI LA PERCEZIONE VIVIDA E PULSANTE DELL'UNIVERSO. NON ABBIAMO PIU' BISOGNO COME UN NIETZSCHE DI FINIRE IN UN CAOS PER GENERARE LA NECESSARIA STELLA DANZANTE, MA PORRE ORDINE FRA I NOSTRI ARCHETIPI E MOMENTI DI VITA QUOTIDIANA.
Oramai è noto che i VALORI nell'era dell'Acquario non contino più nulla e tale realtà sta creando molta confusione nelle menti semplici e in quelle aride, tanto che per negare i valori (moto privo di ogni senso) ci si può ritrovare in una aridità inaspettata nel momento in cui osservando il volo di una rondine non ne percepissimo tutta la vitalità. In realtà quando il senso degli archetipi si riaccende, guardandoli dall'alto del rapimento interiore (samadhi), che ci libera da ogni brama, ecco che il risveglio si accende e ci ritrova impegnati e al contempo appagati in questa riscoperta sottile, serena, applicata con metodologie geniali, eppure spontanea.
video: il samadhi che entra in tutte le dimensioni
LO SO, TI PUO' SEMBRARE DI TOCCARE QUALCOSA MA DI NON CAPIRE O DI ESSERE RICACCIATO INDIETRO, MA RESTA Lì DOVE SIEI. VEDRAI CHE NEL TEMPO TUTTO TI VIENE CHIARO GRAZIE AL RIMANERE IN QUESTO STATO DI COMPRENSIONE CHE NON E' UN "AHA!", MA UN SENTIRE INTIMO E SENZA TEMPO CHE SI ACCENDERA' IN STIMOLO DOPO STIMOLO, DOPO CHE HAI BUTTATO IL CUORE, CON GIOIA E CON TUTTA LA TUA LIMPIDA CONVINZIONE, OLTRE OGNI BARRIERA E OLTRE OGNI SFIDA.